Festa della Decrescita 2011


  • Per inviare le tue osservazioni e appunti sulla Festa, per spedire materiali fotografici o audiovideo, scrivi a resfvg@gmail.com
  • Per descrivere la tua buona pratica, compila e spediscici la Scheda descrittiva buona pratica
  • Puoi anche lasciare un tuo commento all'articolo (post) relativo al laboratorio delle 8R da te seguito: trovi qui sotto i collegamenti

Materiali audio: la conferenza di Serge Latouche
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Questa è la piazza della Festa della Decrescita e dell’Economia Solidale, pubblicata per organizzare lo svolgimento dei laboratori sulle buone pratiche che hanno avuto luogo a Trieste il 12 marzo 2011, nel corso della Festa regionale della Decrescita.


In questa piazza idealmente convergono otto strade che prendono il nome dalle 8R proposte da Serge Latouche.


Scegli, in base ai tuoi interessi ed esperienze, di percorrere una o più di queste strade, donando il tuo contributo di proposte ed osservazioni, utili ad arricchire i materiali preparatori che discuteremo negli otto laboratori sulle buone pratiche di decrescita, per una transizione verso una società ed una economia ecocompatibile e solidale per il Friuli Venezia Giulia.



Le strade della Festa
  1. Rivalutare. Rivedere i valori in cui crediamo e in base ai quali organizziamo la nostra vita, cambiando quelli che devono esser cambiati. L’altruismo dovrà prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla concorrenza, il locale sul globale, il bello sull’efficiente, il ragionevole sul razionale. Vai al post
  2. Ricontestualizzare. Modificare il contesto concettuale e emozionale di una situazione, o il punto di vista secondo cui essa è vissuta, così da mutarne completamente il senso. L’economia attuale trasforma l’abbondanza naturale in scarsità, creando artificialmente mancanza e bisogno, attraverso l’appropriazione della natura e la sua mercificazione. Vai al post
  3. Ristrutturare. Adattare in funzione del cambiamento dei valori le strutture economico-produttive, i modelli di consumo, i rapporti sociali, gli stili di vita, così da orientarli verso una società di decrescita. Vai al post
  4. Rilocalizzare. Consumare essenzialmente prodotti locali, prodotti da aziende sostenute dall’economia locale. Di conseguenza, ogni decisione di natura economica va presa su scala locale, per bisogni locali. Vai al post
  5. Ridistribuire. Garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e a un’equa distribuzione della ricchezza, assicurando un lavoro soddisfacente e condizioni di vita dignitose per tutti. Vai al post
  6. Ridurre. Sia l’impatto sulla biosfera dei nostri modi di produrre e consumare che gli orari di lavoro. Il consumo di risorse va ridotto sino a tornare ad un’impronta ecologica pari ad un pianeta. Vai al post
  7. Riutilizzare. Riparare le apparecchiature e i beni d’uso anziché gettarli in una discarica, superando così l’ossessione, funzionale alla società dei consumi, dell’obsolescenza degli oggetti e la continua “tensione al nuovo”. Vai al post
  8. Riciclare. Recuperare tutti gli scarti non decomponibili derivanti dalle nostre attività. Vai al post

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