Oggi vorrei segnalare questa importantissima campagna, intitolata "Stop al consumo di territorio", che si prefigge di arginare il continuo spreco di una risorsa preziosa e sempre più scarsa. Preziosa sia dal punto di vista materiale (il suolo fertile cementificato non si ripristina tanto facilmente), sia da quello culturale, perché i nostri paesaggi sono parte di ciò che oggi noi siamo, e i barbari con le ruspe che li rendono progressivamente tutti uguali ad una periferia statunitense uccidono anche la nostra identità culturale.
10 gennaio 2009
Stop al consumo di territorio
Pubblicato da
Giorgio Jannis
via Verso il baratro
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