21 dicembre 2009

Le speranze tradite di Copenhagen


Nessun obiettivo vincolante, nessun tetto di emissioni per ciascun paese, nessun serio obiettivo per il futuro. Le uniche cifre cui si fa riferimento sono quelle riguardanti gli aiuti finanziari ai Paesi poveri: sono previsti aiuti per 30 miliardi di dollari entro il 2012. Numerosi i Paesi che a Copenhagen si sono rifiutati di firmare l’accordo definendolo “una vergogna”.

Su Terranauta trovate un resoconto e un commento (articolo a cura di Alessandra Profilio) ai risultati raggiunti dal summit di Copenhagen sul clima mondiale.
Riassumendo ulteriormente, possiamo dire "non va per niente bene così" e se non ricorressi a formule retoriche di attenuazione, chiuderebbero questo blog per turpiloquio.

Ecco le considerazioni del Direttore Esecutivo di Greenpeace International, Kumi Naidoo:
“Ieri sera Copenhagen è stata la scena di un crimine. I responsabili sono stati i primi a fuggire verso l’aeroporto coperti di vergogna. I leader del mondo avevano tra le mani l’opportunità di una generazione che poteva cambiare il destino del Pianeta che sta correndo verso impatti climatici irreversibili. Ma alla fine hanno concluso un misero accordo con scappatoie talmente grandi da farci passare anche l’Air Force One”.

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