G.A.S "IL PONTE" E AZIENDE AGRICOLE BIOLOGICHE "MOLIN NOVACCO" E "OASI DEL PREVAL" : UNA COLLABORAZIONE ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARIETA'

Da circa tre anni il Gruppo d’Acquisto Solidale “Il Ponte” di Gorizia, ha iniziato ad acquistare una parte degli ortaggi presso due aziende agricole biologiche, “ Il Molin Novacco” di Aiello del Friuli e “l’Oasi del Preval” di Preval (Mossa). Queste fanno parte de “La Cisile” di San Vito al Torre, una cooperativa sociale che si occupa della riabilitazione di persone affette da problematiche psichiche.
Presso queste due aziende vengono sviluppati progetti di reinserimento lavorativo di persone affette da disabilità psichica, le quali, affiancate dagli educatori, hanno la possibilità di apprendere delle abilità manuali, relazionarsi con altre persone, essere responsabilizzati nell’impiego del tempo e del denaro.
La gestione delle vendite avviene tramite l’invio settimanale, da parte di un responsabile vendite dell’azienda agricola, di una mail a tutti gli aderenti del G.A.S. Nella mail vengono elencati i prodotti disponibili e il prezzo degli stessi. I membri del G.A.S. decidono cosa e quanto comprare e inviano il loro ordine, per via elettronica, al “gasista” che si è reso disponibile per la raccolta ordini. Questi provvede ad inviare gli stessi a Preval, affinchè possa essere organizzata la consegna ortaggi della settimana.
La produzione delle verdure avviene ad Aiello, dove vi è anche una piccola fattoria didattica, un allevamento di trote e un punto vendita di verdure fresche, cereali, farina, prodotti sott’olio e marmellate. Da qui, inoltre, parte il trasporto dei prodotti verso l’oasi del Preval, ove gli aderenti al G.A.S possono ritirare la merce ordinata e acquistare, se lo desiderano, anche miele biologico di produzione “Oasi del Preval”.
L'esperienza fin qui maturata con il "Molin Novacco" e l'"Oasi del Preval" esprime bene, a mio parere, il significato della "S" di solidale che, credo, debba occupare un posto di primo piano nelle scelte d'acquisto che il gruppo sostiene. Solo in questo modo potremo davvero ri-orientare gli orizzonti del mercato verso l'uomo e l'ambiente.
Mara Quintiliani