2 aprile 2010

Prime restituzioni dei partecipanti friulani alla seconda Conferenza sulla Decrescita di Barcellona

Care e cari,
alla conferenza di Barcellona eravamo in tanti a rappresentare il Friuli Venezia Giulia: Lucia, Nadia, Marco, Carlo, Ferruccio e altri. Abbiamo fatto la nostra bella figura, escluso chi scrive che ha fatto la sua figuraccia tacendo in inglese, lingua della Conferenza. Ecco, parto proprio da qui, dal fatto che spesso nelle commissioni di lavoro hanno prevalso le tesi di chi padroneggiava meglio la lingua degli anglosassoni e dei paesi culturalmente a loro più vicini: insomma il nord del Mondo. Per fortuna, nella commissione finale che parlava di come creare una rete internazionale, è stata accolta la raccomandazione che l'inglese non sia la lingua idonea per costruire relazioni fra i diversi movimenti della decrescita e dell'economia solidale, ecocompatibile, ecc. Non è un caso che i "nordisti" siano più tiepidi sull'ipotesi della decrescita, mentre propendono per soluzioni più dolci, pragmatiche, tipo "sviluppo sostenibile" e "stato stazionario". Mentre la decrescita "latina" e dei diversi Sud del mondo, con il suo approccio sistemico, corre rischi di scivolamento verso forme ideologiche, il pragmatismo nordico dello sviluppo sostenibile e del fare buone pratiche si presta a sostenere un modello sociale ed economico insostenibile. Lo sforzo della Conferenza e del nostro operare nei luoghi di vita deve orientarsi al superamento di questo dualismo. Teoria e pratica sono un tutt'uno e solo la divisione dei saperi e dei saper fare, all'origine dettata dall'amore per la scienza, ma poi, man mano venendo su nei secoli, dall'amore per il denaro, ha prodotto l'attuale stato di cose (ong, nucleare, ecc.). Ad ogni buon conto, attendiamo il documento finale della Conferenza, mentre per l'organizzazione della prossima edizione del 2012 l'Associazione per la decrescita ha candidato l'Italia, rinviando il problema della scelta della città ospitante solo dopo l'eventuale "vittoria" sugli altri candidati: austriaci e tedeschi.
Concludo segnalando che andando sul sito della Conferenza potete scaricare una valanga di documenti e poster che trovate sotto le voci "working group" o "posters". Sarebbe magnifico se riuscissimo a farne una traduzione/riproduzione da rendere disponibile in occasione di conferenze, feste, ecc. Se qualcuno si fa avanti possiamo formare un gruppo di lavoro per programmare e distribuire il carico degli impegni.
Attendo commenti.
Ferruccio

AGGIORNAMENTO: il reportage di Mauro Bonaiuti, su Carta

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